Poi credi che sia finita, che siamo arrivati alla svolta, che dopo quest'ultimo tornante, ci sarà la gioia della cima conquistata, del panorama e di quella e leggera discesa verso la valle che non ancora non riesci a vedere, ma sai che c'è.
Ti stendi al sole in maniche corte e ti sembra estate, e allora ti compri, per la prima volta nella tua vita, degli occhiali da sole alla tabaccheria della stazione, anche se ti danno quell'aria un po' supponente e baldanzosa che non vorresti mai avere. Ma fuori il riverbero del sole si infrange sui tetti, sui vetri dei palazzi, e sul verde dei pochi prati ancora rimasti in città, e tutto brilla e splende di speranze e possibilità da far bruciare gli occhi, e allora si, ti compri gli occhiali da sole pure tu.
E invece solo qualche giorno più tardi, ti riscopri con quelle due lenti nere inutilizzate, abbandonate sulla scrivania, un libro di Murakami nella destra, Internazionale nella sinistra e un pianoforte triste nelle orecchie, a osservare la pioggia scendere fine da un cielo senza speranza, in pieno aprile.
Scopri che una settimana è uno spazio temporale infinito se lo si prende in considerazione da lunedì, che la direttrice della casa editrice in cui dovresti lavorare gratis non vuole parlare con te, e per questo lascia detto a segretarie improvvisate di essere in riunione.
E allora ti attacchi con tutto te stesso a sogni lontani, a viaggi dal fascino antico e vagamente irrealizzabile come attraversare la spagna a piedi. L'idea ti sembra affascinante e sovversiva, perchè camminare con le proprie gambe è una cosa che a 27 anni in questo paese non è ancora consentita. Poi te ne penti perchè hai paura della paura almeno quanto della libertà e non sai se è meglio aspettare che la direttrice esca dalla sua riunione che dura da quattro giorni oppure iniziare a preparare lo zaino.
E alla fine ti convinci che è ancora presto, che è sempre stato presto, per tutto. Che nella vita bisogna saper aspettare, e questa arte l'hai imparata così bene che non saresti in grado di fare altro, perchè se hai 27 anni e fuori piove, devi aspettare, che tanto qui si è giovani fino a 40.
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