foto di Laura Saviano

martedì 30 luglio 2013

No al rigassificatore !!!!


A partire da oggi il panorama cittadino si arricchirà di una nuova presenza. Sulla linea dell'orizzonte, a 12 miglia marine dalla costa livornese, sta per essere definitivamente ancorato il famoso rigassificatore. In parole povere si tratta di un supercargo alto circa come un palazzo di 8 piani che fungerà da convertitore di gas dallo stato liquido a quello gassoso, prima di inviarlo, tramite gasdotto sottomarino già realizzato, alla stazione ASA di Stagno. Sì, sì, la stessa ASA che meno di 5 mesi fa ha lasciato una città intera senz'acqua per una settimana. Ma tornando al rigassificatore, per il raffreddamento del gas, necessario alla sua trasformazione, l'impianto verserà in mare circa 300mila metri cubi di cloro al giorno, che significa 630 tonnellate di cloro all'anno. Il tutto in piena area marina protetta. Sì, avete letto bene, il santuario dei cetacei verrà profanato da questo mostro marino costruito per il guadagno di pochi industriali e il pericolo di tutti.

E i danni ambientali? Macché, si tratta solo di versare cloro in mare, che altro non è che acqua sterilizzata, la stessa che è presente nelle piscine. A tal proposito suggerirei ai proprietari dell'impianto di sterilizzare più acqua marina possibile, garantendo un servizio a tutti i bagnanti che così finalmente non dovranno più togliersi quelle fastidiose tracce di salsedine sulla pelle.

Nessun pericolo inquinamento quindi, tant'è che l'OLT, la società titolare dell'impianto risarcirà il Comune di Livorno per l'impatto ambientale della struttura. E forse adesso cominciate a capire perché la nostra lungimirante amministrazione locale abbia acconsentito all'arrivo del mostro.

Si sa, quando si parla di denaro, l'ambiente, la sicurezza, la salute, diventano aspetti che passano in secondo piano. Quei soldi verranno utilizzati probabilmente per costruire una nuova rotatoria o per rifare gli spogliatoi degli arbitri dello stadio Picchi. Avessero mai a lamentarsi, gli arbitri.

Dopo la chiusura della Fortezza Nuova e della Fortezza Vecchia, la paventata chiusura del Teatro Goldoni e di quella del Nuovo Teatro delle Commedie, dopo l'approvata cementificazione di Montenero grazie alla costruzione del nuovo ospedale, la chiusura di tre cinema per far spazio a parcheggi deserti, catene internazionali di abbigliamento e banche, si consuma così un nuovo scempio del patrimonio cittadino. Un nuovo fulgido esempio di alta valorizzazione dei beni culturali, architettonici e ambientali ad opera della giunta comunale targata Cosimi.

Da anni il bilancio comunale di questa amministrazione si tiene in sofferto pareggio a colpi di cemento, industrializzazione selvaggia e inquinamento: è l'ora di dire basta.

Domenica 4 agosto, alle ore 21 in Piazza Mazzini a Livorno, avrà luogo il funerale di questa città, uccisa dalla cieca ottusità dei suoi amministratori e politici locali. Invito la cittadinanza a partecipare con dolore e rabbia alla manifestazione contro l'ennesimo abominio ambientale consumato a danno della cittadinanza.


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