foto di Laura Saviano

mercoledì 5 marzo 2014

Cambio

E' da un po' che ho in mente questo articolo e non mi decido mai a scriverlo. Perché non mi sento in grado di farlo. Ma forse nessuno, prima di iniziare qualcosa, si sente mai veramente all'altezza.
Lui alto non lo era affatto e sicuramente avrà vissuto mille situazioni in cui non si sentiva in grado. Di cantare, di scrivere canzoni, di cambiare. Eppure ci provava sempre, e quasi sempre ci riusciva. Soprattutto a cambiare, a spiazzare, improvvisare. E proprio Cambio è il primo album che ho ascoltato di Lucio, anche se all'epoca non lo sapevo.
All'epoca sapevo solo che in quella musicassetta che mio padre ogni tanto infilava nel mangianastri della sua Peugeot c'era Attenti al lupo, e un sacco di altre canzoni che poi sarebbero diventati i miei ricordi d'infanzia. L'avrò cantata chissà quante volte con i miei genitori, i miei primi ricordi musicali sono iniziati con lui. Con una casetta piccola così e tante finestrelle colorate e poi tuighidighidà oh-oh-oh-oooh attenti al lupo !
Ma non pensate che abbia ereditato una passione musicale per Dalla dai miei genitori. Tutt'altro. Di musica “leggera” in casa se ne è sempre ascoltata poca, e quella poca portava lo stesso nome di battesimo, anche se gli artisti erano due. Dalla e Battisti.
Dalla quindi è per me uno che c'è sempre stato, come un nonno, un parente lontano, un amico di famiglia che una volta ogni tanto viene a casa per fare una visita.
Qualche tempo fa mi sono messo a cercare quella vecchia musicassetta, dopo molte ore di ricerca l'ho trovata tra le ante di un mobile del salotto, senza la parte anteriore della copertina. Lasciata lì, come un'inutile, vecchia cosa qualsiasi.
Il giorno che morì, per una strana coincidenza, mi trovavo in macchina. Per un'altra strana coincidenza fu mia madre, anticipando incredibilmente social network e radio, a darmi la notizia dell'improvvisa scomparsa chiamandomi al telefonino. Gridai forte “No!” e i miei amici si voltarono perplessi verso di me, senza capire.
Tornato a casa presi la chitarra e suonai all'infinito Disperato Erotico Stomp. Perché, ripensandoci, secondo me Lucio avrebbe fatto lo stesso, prendendo in giro tutti, come sempre.
Ma se dovessi scegliere una canzone tornerei a quella vecchia musicassetta, quando ancora aveva la copertina color seppia sul davanti e la scritta Cambio. E' l'unico modo che mi è rimasto per tornare bambino.
E così, se solo avessi ancora un mangiacassette funzionante, prenderei una biro e farei scorrere il nastro come facevo un tempo, fino a sentire il fischio di quelle rondini. E poi chiuderei gli occhi, come dice la canzone, con semplicità, tornando di colpo nella vecchia Peugeot di papà.


Buon compleanno Lucio.

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