E' da un po' che ho in mente questo
articolo e non mi decido mai a scriverlo. Perché non mi sento in
grado di farlo. Ma forse nessuno, prima di iniziare qualcosa, si
sente mai veramente all'altezza.
Lui alto non lo era affatto e
sicuramente avrà vissuto mille situazioni in cui non si sentiva in
grado. Di cantare, di scrivere canzoni, di cambiare. Eppure ci
provava sempre, e quasi sempre ci riusciva. Soprattutto a cambiare, a
spiazzare, improvvisare. E proprio Cambio è il primo album che ho
ascoltato di Lucio, anche se all'epoca non lo sapevo.
All'epoca sapevo solo che in quella
musicassetta che mio padre ogni tanto infilava nel mangianastri della
sua Peugeot c'era Attenti al lupo, e un sacco di altre canzoni che
poi sarebbero diventati i miei ricordi d'infanzia. L'avrò cantata
chissà quante volte con i miei genitori, i miei primi ricordi
musicali sono iniziati con lui. Con una casetta piccola così e tante
finestrelle colorate e poi tuighidighidà oh-oh-oh-oooh attenti al
lupo !
Ma non pensate che abbia ereditato una
passione musicale per Dalla dai miei genitori. Tutt'altro. Di musica
“leggera” in casa se ne è sempre ascoltata poca, e quella poca
portava lo stesso nome di battesimo, anche se gli artisti erano due.
Dalla e Battisti.
Dalla quindi è per me uno che c'è
sempre stato, come un nonno, un parente lontano, un amico di famiglia
che una volta ogni tanto viene a casa per fare una visita.
Qualche tempo fa mi sono messo a
cercare quella vecchia musicassetta, dopo molte ore di ricerca l'ho
trovata tra le ante di un mobile del salotto, senza la parte
anteriore della copertina. Lasciata lì, come un'inutile, vecchia
cosa qualsiasi.
Il giorno che morì, per una strana
coincidenza, mi trovavo in macchina. Per un'altra strana coincidenza
fu mia madre, anticipando incredibilmente social network e radio, a
darmi la notizia dell'improvvisa scomparsa chiamandomi al telefonino.
Gridai forte “No!” e i miei amici si voltarono perplessi verso di
me, senza capire.
Tornato a casa presi la chitarra e
suonai all'infinito Disperato Erotico Stomp. Perché, ripensandoci,
secondo me Lucio avrebbe fatto lo stesso, prendendo in giro tutti,
come sempre.
Ma se dovessi scegliere una canzone
tornerei a quella vecchia musicassetta, quando ancora aveva la
copertina color seppia sul davanti e la scritta Cambio. E' l'unico
modo che mi è rimasto per tornare bambino.
E così, se solo avessi ancora un
mangiacassette funzionante, prenderei una biro e farei scorrere il
nastro come facevo un tempo, fino a sentire il fischio di quelle
rondini. E poi chiuderei gli occhi, come dice la canzone, con
semplicità, tornando di colpo nella vecchia Peugeot di papà.
Buon compleanno Lucio.
Nessun commento:
Posta un commento